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La città di Madrid, un punto di riferimento nella sicurezza informatica

Pubblicato il 29/10/2019

Il delegato del Comune di Madrid per l'Economia, l'Innovazione e l'Occupazione, Miguel Ángel Redondo, ha concluso oggi la presentazione del Cluster di Cybersecurity con cui la città di Madrid intende consolidare la sua posizione di punto di riferimento in questo settore che, oltre ad essere una sfida tecnologica e di sicurezza, rappresenta anche un'opportunità economica e commerciale.

Il progetto Cybersecurity Cluster, promosso dalla Sottodirezione Generale per l'Analisi Socioeconomica e che coinvolge istituzioni accademiche, piccole e grandi imprese di consulenza o specializzate e associazioni settoriali, ha l'obiettivo, come ha sottolineato Redondo, "di promuovere la collaborazione tra tutti gli agenti coinvolti in questo settore per rafforzare la formazione, la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo delle imprese, nonché la diffusione del settore in città".




Durante la presentazione, che si è svolta oggi al Palacio de Cibeles, è stata fornita un'introduzione al progetto e alla tabella di marcia da seguire nei prossimi mesi. Il progetto di cybersecurity è uno dei cinque progetti cluster che il Comune di Madrid, attraverso il Dipartimento di Economia, Innovazione e Occupazione, sta portando avanti, in cui la collaborazione pubblico-privato è la spina dorsale di una serie di iniziative che miglioreranno la vita dei madrileni. Nei settori dell'architettura, deibig data e della cybersicurezza, le aziende e l'amministrazione si sono già messe al lavoro per lanciare diverse iniziative a Madrid attraverso progetti innovativi.

Qualcosa di simile a quanto accadrà in termini di tecnologia finanziaria e di economia circolare attraverso altri due cluster che saranno presentati all'inizio del 2020. Il delegato all'Economia ha sottolineato che una delle principali missioni di questo Comune è "sostenere l'attrazione di investimenti e talenti, nonché l'internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale che, attraverso questo tipo di iniziative, potrà realizzare importanti progetti a Madrid con una proiezione oltre i confini della capitale".

Contesto e piani futuri
Dal 2016, anno di inizio del progetto, sono stati effettuati più di 40 colloqui con esperti e si è raccolto il sostegno per istituzionalizzare questo cluster. Nel marzo 2019 è stato presentato lo studio iniziale e il prossimo passo sarà l'approvazione del piano strategico presentato oggi, in modo che nel 2020 il cluster venga formalmente creato con la forma giuridica, il modello di governance, il finanziamento e il funzionamento concordati dalle entità coinvolte.



Le dimensioni e la posizione strategica di Madrid giustificano la creazione di questo cluster nella capitale, una città con 3,3 milioni di abitanti (sette milioni nell'area metropolitana) e ponte tra due grandi mercati: l'Unione Europea, con 513 milioni di abitanti, e l'America Latina, con 626 milioni. Madrid è anche una città con numerosi punti di forza: gode di dinamismo economico, è un importante centro d'affari europeo, ha un posizionamento internazionale strategico e dispone di un'infrastruttura digitale connessa. Oltre al sostegno istituzionale al progetto, gli incentivi fiscali della Spagna sono superiori a quelli di altre città europee e il costo degli spazi per uffici e la disponibilità di terreni sono fattibili.

A ciò si aggiungono il costo del fare impresa e l'alta qualità della vita dei dipendenti. In città sono presenti un totale di otto università pubbliche, 12 università private e otto università internazionali. Vale la pena sottolineare anche i talenti esistenti: il 47% della popolazione ha un'età compresa tra i 24 e i 65 anni; un terzo dei posti all'università è destinato a lauree in ingegneria, matematica, statistica, informatica o telecomunicazioni (dati dell'anno accademico 2017/2018) e c'è un alto livello di conoscenza delle lingue (il 71% dei laureati conosce bene l'inglese, secondo Eurostat 2016).

Un rischio senza confini
L'incontro ha affrontato le attuali minacce che circondano la cybersecurity, un rischio senza confini che impatta tutti i settori, dagli home computer, ai big data, alle amministrazioni pubbliche, all'industria o alla finanza, così come alle infrastrutture strategiche o alla difesa, tra gli altri.



La rilevanza della cybersecurity è evidente e a dimostrarlo ci sono già normative e strategie recenti come il Regolamento europeo sulla cybersecurity (CE marzo 2019) o la Strategia nazionale sulla cybersecurity 2019, tra le altre. Come ha spiegato il delegato per l'Economia, l'Innovazione e l'Occupazione, Miguel Ángel Redondo, "c'è una mancanza di consapevolezza nella società nel suo complesso e soprattutto nel settore delle PMI, dei rischi che affrontiamo. Abbiamo un grande deficit in termini di risorse umane specializzate in questo settore. Si stima infatti che nei prossimi quattro anni in Europa saranno necessari più di 350.000 professionisti.

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