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La Spagna non ha regolamenti specifici per la collaborazione tra influencer e marchi

Pubblicato il 13/11/2019

Attualmente, tra i marchi è una pratica comune assumere influencer per far arrivare i loro prodotti al consumatore. È una strategia che segue una logica commerciale, poiché l'85% degli utenti di Internet tra i 16 ei 65 anni utilizza i social network in Spagna e il 68% di questi utenti segue gli influencer, secondo i dati dello Studio annuale dei social network dell'anno 2019 di Interactive Advertising Bureau Spain (IAB).

Nonostante l'impatto che le collaborazioni dei marchi con gli influencer hanno sui consumatori, la Spagna non ha regolamenti diretti e specifici per questo. Abbiamo, da un lato, contratti di collaborazione commerciale che in questo caso sono soggetti alla funzione a cui sono destinati. D'altra parte, in termini di pubblicità diffusa sui social network, la Spagna ha tre regole che delimitano i limiti legali.

Da un lato, abbiamo la legge generale sulla pubblicità 34/1988 (LGP), che all'articolo 2 descrive la pubblicità come: "Qualsiasi forma di comunicazione effettuata da una persona fisica o giuridica, pubblica o privata, nell'esercizio di un'attività commerciale, industriale, artigianale o professionale, al fine di promuovere direttamente o indirettamente la contrattazione di beni mobili o immobili, servizi, diritti e obblighi".

Un altro regolamento che regola la pubblicità è la legge 3/1991 sulla concorrenza sleale (LCD) che all'articolo 4 stabilisce come concorrenza sleale "qualsiasi comportamento oggettivamente contrario ai requisiti della buona fede". Infine, abbiamo anche la legge 34/2002 sui servizi della società dell'informazione e del commercio elettronico (LSSI) che regola i servizi forniti attraverso mezzi digitali e, tra questi, le cosiddette comunicazioni commerciali per via elettronica.

Contratto tra le parti
Tuttavia, da DAS Seguros raccomandano che in qualsiasi relazione commerciale con un influencer venga firmato un contratto di collaborazione. Questo contratto deve specificare i limiti dell'accordo, vale a dire la durata del contratto, il periodo massimo per proporre il contenuto da diffondere prima della convalida, l'ora esatta di pubblicazione del contenuto (giorno e ora) e la data a partire dalla quale le pubblicazioni possono o devono essere cancellate.

D'altra parte, gli esperti di DAS Seguros ricordano che il contratto deve includere tutte le modalità finanziarie della collaborazione. Il valore dei prodotti che l'influencer riceve deve essere indicato, oltre a delimitare, ad esempio, ciò che è incluso e ciò che non lo è nel caso in cui la collaborazione includa un viaggio.

Inoltre, se un'azienda desidera riutilizzare il contenuto creato dall'influencer, può essere inclusa una clausola che ne autorizzi l'uso. In questo caso, da DAS Seguros consiglia di indicare il supporto in cui tali contenuti saranno diffusi (social network, sito web, ecc.).

Infine, gli esperti di DAS Seguros raccomandano di includere una clausola di esclusività nel contratto, cioè deve essere stabilito un limite di tempo, che di solito è di un anno, in cui l'influencer non può collaborare con la concorrenza.

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