0
0 Cesto (vuoto)

Cerca nel Blog

Marche

Notizie

Tutti i nuovi prodotti

"The Heartbeat of the Earth", una serie di opere d'arte interattive per esplorare il cambiamento climatico

Pubblicato il 08/06/2020

"The Heartbeat of the Earth" è una serie di opere d'arte interattive che consentono di esplorare il cambiamento climatico e le sue conseguenze in quattro pezzi che trattano del ritiro dei ghiacciai, degli ecosistemi oceanici, del consumo di cibo e dell'innalzamento del livello del mare.

Dietro questo progetto ci sono la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e Google Arts & Culture. Le opere mostreranno diversi progetti artistici per la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), a Glasgow, come riportato in una nota.

Sono stati creati quattro pezzi artistici e interattivi sul clima, che si basano sui risultati di un rapporto delle Nazioni Unite ("Global Warming of 1.5ºC") e dati provenienti da istituzioni scientifiche, tra cui la National Oceanic and Atmospheric Administration e l'Organizzazione meteorologica mondiale.

'Ocean acidification', dell'artista visiva Cristina Tarquini, invita gli utenti a scoprire i diversi effetti dei livelli di CO2 negli oceani, come lo sbiancamento dei coralli, la scomparsa delle specie ittiche, la dissoluzione delle conchiglie, l'ascesa delle meduse e persino la scoperta di una nuova razza di creature marine innaturali che iniziano a popolare il mare.

L'artista dei dati Laurie Frick, in "What We Eat", ha esaminato l'impatto che il cibo che consumiamo individualmente ha sull'ambiente utilizzando visualizzazioni di dati disegnate a mano e codificate a colori classificate in base alle emissioni di CO2.

In 'Paradox of the coast', di Pekka Niittyvirta e Timo Aho, l'utente accede a un esperimento sviluppato con una mappa e Google Street View, che permette di visualizzare il livello attuale e futuro del mare causato dalla crisi climatica. Ospita previsioni di innalzamento del livello del mare - e il numero di persone che si prevede di spostare - in oltre 200 luoghi tra il 2000 e il 2030.

Il fotografo sperimentale Fabian Oefner visualizza in "Timelines" il ritiro dei ghiacciai del Rodano e del Trift in Svizzera negli ultimi 140 anni. Per fare questo, ha monitorato il suo movimento ogni anno utilizzando precise coordinate digitali dalla base universitaria dell'ETH, un drone con potenti luci a LED e immagini a lunga esposizione del percorso del drone.

COMMENTI

Nessun commento dei clienti per il momento.

Aggiungi un commento