0
0 Cesto (vuoto)

Cerca nel Blog

Marche

Notizie

Tutti i nuovi prodotti

Sono un genitore: come posso proteggere la privacy dei miei figli online?

Pubblicato il 15/01/2018

Il prossimo maggio 2018 inizierà ad applicarsi il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati generali (RGPD), uno standard che sostituirà l'attuale legge organica sulla protezione dei dati (LOPD). L'aspettativa in merito al tema è massima, sia nel settore delle imprese che in quello dei consumatori in generale.

La questione della protezione della privacy dei minori è, ancora una volta, una delle più enfatizzate. Tra le novità, il RGPD richiede che, in caso di trasferimento di qualsiasi tipo di informazione relativa a questo gruppo di popolazione, i responsabili del sito mettano in atto i mezzi e le procedure necessari, tenendo conto della tecnologia disponibile, per verificare che, effettivamente, siano i genitori o i tutori a dare il consenso.

Sebbene le attività di formazione e sensibilizzazione rivolte ai bambini e agli adolescenti siano già incluse nell'agenda delle autorità competenti, i genitori sono l'attore chiave del processo. Quali nozioni dovrebbero avere per preservare gli interessi dei loro figli? Gli esperti di The Valley analizzano sette suggerimenti:

- La protezione inizia sempre con l'utente.  In un mondo in cui i bambini iniziano a utilizzare dispositivi con accesso a Internet fin dalla più tenera età, sono proprio loro che devono essere consapevoli che devono essere molto cauti con i contenuti che visitano e con i possibili dati che possono fornire senza consenso. Devono capire che il cellulare, il tablet o il computer non sono giocattoli. Per fare questo, è consigliabile insegnare loro a usarli con moderazione, migliorando il loro aspetto più funzionale e pedagogico.

- Fornire informazioni a estranei, pericolo numero uno. Non solo devi mostrare loro come utilizzare correttamente le funzionalità di Internet, anche, come nella vita reale, devi instillare che non dovrebbero mai contattare o fornire dati a estranei. I social media e le app sono un potenziale pericolo. Alcuni esperti di psicologia pediatrica raccomandano di educare su questioni come sexting, adescamento, cyberbullismo o divulgazione impropria di informazioni.

- Con i social network: informazione, limiti e sorveglianza. Attualmente, i bambini di età inferiore ai 14 anni non possono accedere ai social network senza il consenso dei genitori. Tuttavia, li usano, con o senza di esso. Secondo le statistiche, i bambini iniziano a creare profili sociali anche prima dei dieci anni. In questo contesto, la soluzione non sarà vietare loro di accedere a Internet, ma iniziare a informarli e avvertirli il prima possibile sull'importanza di usarli con buon senso, proteggendo la loro identità e a condizione di un monitoraggio regolare per garantire che le impostazioni sulla privacy siano adeguate e che non siano esposti ad altri pericoli.

- Devi preoccuparti solo del trattamento dei dati sui social network e sui siti web? Nel caso in cui arrivi il momento di prestare il consenso, sia con l'ingresso delle nuove normative che con quella attualmente in vigore, è necessario conoscere nel dettaglio quale sarà l'utilizzo dei dati e le condizioni di questo trattamento (privacy policy), nonché se sono ad uso esclusivo del sito o se è incluso il trasferimento a terzi. Sia su siti web che sui social network, come nelle App, nei browser o nei sistemi operativi mobili.

- Anche le app sono pericolose. Proprio le App sono, all'interno delle possibilità offerte da internet, ciò che i bambini utilizzano maggiormente: giochi, video e, anche se si tratta dei più piccoli, social network. Per questo motivo, la sua affidabilità dovrebbe essere controllata. Alcuni di essi, scaricati da un sito Web pericoloso, possono aprire la porta ai criminali informatici, supporre l'abbonamento a un servizio premium o diventare un controllo della posizione, dei documenti o delle informazioni personali. È consigliabile, in questo senso, installare l'antivirus corrispondente.

- Fino a che età è necessario il mio consenso diretto? Sebbene la norma europea parli di consenso personale valido solo dall'età di 16 anni, dà totale libertà agli Stati membri di stabilire un'età inferiore che superi i 13 anni. Attualmente, il nostro sistema normativo fissa i 14 anni, anche se il progetto della nuova legge nazionale, promossa per adeguarsi al regolamento comunitario, comprende i 13 anni.

- Non dimenticare che anche gli adolescenti sono minorenni. Sebbene i regolamenti parlino in termini di consenso dei minori di 13 o 14 anni, non dobbiamo dimenticare questo gruppo che, sebbene abbia più autonomia, non ha nemmeno la maggiore età. Sono proprio gli adolescenti ad essere più esposti in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda i social network. Qui dovremo anche renderli consapevoli che le informazioni personali devono essere privatizzate, che aggiungono solo persone conosciute alle loro liste di amici, che non rivelano le loro password, che pubblicano foto adeguate e, soprattutto, che sono consapevoli che Internet NON è privato.

COMMENTI

Nessun commento dei clienti per il momento.

Aggiungi un commento