Pubblicato il 18/02/2020
Attualmente si stima che il 40% della popolazione mondiale dorma male. E, come sottolinea la psicologa ed esperta di dipendenze tecnologiche Gabriela Paoli, ciò è dovuto in gran parte alla diffusa abitudine di usare il cellulare o il tablet prima di andare a dormire.
Controllare i social network, guardare video o giocare con il cellulare può disturbare il sonno, non solo per l'esposizione alla cosiddetta luce "fredda", ma anche per gli input ricevuti (contenuti e informazioni) e le loro conseguenze sul benessere emotivo. Stare a letto a luci spente, controllare se è stato detto qualcosa nel "gruppo dei genitori a scuola", vedere se l'ex fidanzato ha postato altre foto o godersi un episodio (uno solo, comunque) della serie preferita. Si tratta di abitudini molto comuni, che si fanno quasi ogni giorno e che tuttavia, a dispetto di quanto si possa pensare, hanno conseguenze molto negative sul riposo.
Lo sottolinea Gabriela Paoli, psicologa ed esperta di dipendenze tecnologiche, che avverte come non sia solo il tempo di esposizione a essere dannoso, a causa della cosiddetta luce fredda, ma anche il tipo di informazioni che si ricevono e come queste influiscano sulla qualità del sonno.Tempo di sonno, tempo di disconnessione Le ore di sonno sono, per definizione, ore di disconnessione. È il momento in cui il corpo e la mente hanno l'opportunità di "staccare" dal mondo esterno, resettarsi e recuperare le energie per andare avanti. Anche se non gli si dà molta importanza, è una parte essenziale del benessere generale delle persone. Il sonno ristoratore rafforza il sistema immunitario, riduce l'infiammazione interna, migliora le funzioni cognitive (comprese l'attenzione e la concentrazione), contribuisce all'equilibrio psicologico ed emotivo e, in breve, promuove uno stato di felicità e benessere. poco
poco Un sonno poco ristoratore, invece, rende la persona più vulnerabile alle malattie, provoca irritabilità, aumenta la sensazione di stress, riduce la tolleranza alle frustrazioni, provoca stanchezza e mancanza di energia e, come se non bastasse, accumula grasso!Influenzano la produzione di melatonina In particolare, l'uso di cellulari, iPad e altri dispositivi prima di andare a dormire influisce sulla ghiandola pineale, una piccola parte del cervello responsabile della produzione di melatonina. Si tratta, in parole povere, dell'ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Quando è il momento di andare a dormire, l'organismo ne secerne in quantità; quando è il momento di aprire gli occhi e iniziare una nuova giornata, smette di produrla. poco Se il corpo non produce melatonina, abbiamo difficoltà ad addormentarci e dormiamo male. La verità è che la luce influisce notevolmente sulla produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale.
Anche una piccola luce, come quella di una sveglia o la luce pilota di uno schermo televisivo, può alterarla e, se è alterata, altera anche il sonno e il riposo della persona.Niente cellulari, niente tablet, niente... televisione in camera da letto Ecco perché, come raccomanda la dottoressa, è fondamentale evitare di portare a letto dispositivi elettronici come cellulari o tablet, così come di utilizzarli nei momenti precedenti il sonno. Gabriela Paoli sconsiglia persino di avere un televisore in camera da letto. Tutti gli schermi dovrebbero essere banditi dalla camera da letto, non solo perché i dispositivi emettono radiazioni elettromagnetiche, ma anche perché gli schermi emettono una luce "fredda" che il cervello interpreta come luce del giorno. "È come se dicessimo al nostro corpo: "È giorno, non è ora di dormire". Quando spegniamo gli schermi, ci vuole ancora un po' di tempo perché il corpo si adatti all'oscurità, capisca che è ora di dormire e produca la melatonina necessaria", avverte Paoli.
Guardare un episodio dopo l'altro della propria serie preferita influisce sulla qualità del sonno, non solo sulla quantità A questo proposito, l'esperto avverte che l'aumento delle serie digitali e delle piattaforme cinematografiche ha un impatto diretto su un sonno peggiore, sia in termini di quantità che di qualità delle ore di sonno. "Quando ci si diverte o ci si diverte, si vuole continuare ad andare avanti. Quando si sta bene e ci si diverte, non si è molto consapevoli del tempo. Il corpo e il cervello sono stati privati di un elemento essenziale per la salute", afferma Paoli. Dovremmo quindi privarci di guardare le nostre serie preferite prima di andare a dormire? L'esperto invita a un uso consapevole, sano e volontario del nostro tempo libero digitale. Si tratta di imparare a gestire il tempo che trascorriamo online, proprio come chiediamo ai nostri figli. Cominciamo da noi stessi. L'autodisciplina e l'autocontrollo sono essenziali nella nostra vita.
In altre parole, si tratta di divertirsi controllando il proprio tempo e dando priorità alla propria salute.Raccomandazioni per un riposo migliore Pertanto, tra le raccomandazioni o i consigli tecnologici che Gabriela Paoli dà per un riposo migliore c'è, innanzitutto, quella di non utilizzare alcun tipo di dispositivo elettronico prima di andare a dormire. Non solo per la luce ciano e fredda che emanano, ma anche per le informazioni che si possono ricevere da essi (audio, immagini, video, ecc.). "Tutto questo può alterarci e quindi creare un certo stato di ansia, preoccupazione, disagio e tensione. Questo accade soprattutto nelle chat o nei gruppi WhatsApp. Possono essere ottime piattaforme per conflitti e incomprensioni e provocare lunghe conversazioni, discussioni e tensioni. Questo toglierebbe la tranquillità necessaria per addormentarsi", dice Paoli. D'altra parte, Paoli raccomanda che, se ci si sveglia di notte, non si deve cogliere l'occasione per dare un'occhiata al cellulare, "se è arrivata una notifica o una whatapp, può tenerci svegli". È anche molto positivo creare i propri rituali, fare qualcosa che ci calma o rilassa, come fare una doccia o bere una tisana. A questo punto, per esempio, sarebbe una buona idea tornare ai classici: leggere un libro, dipingere, ascoltare musica o utilizzare una tecnica di rilassamento. In breve, l'idea di base è quella di "controllare il proprio tempo libero digitale per essere in grado di funzionare correttamente il giorno successivo".
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