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Videoconferenza, obiettivo dei cybercriminali: sono queste le chiavi degli esperti per ridurre i rischi

Pubblicato il 22/04/2020

L'aumento del telelavoro e la necessità di comunicare con i propri cari a distanza hanno portato a un aumento senza precedenti nell'uso delle applicazioni di videoconferenza e questo rappresenta un rischio sia per le aziende che per gli utenti domestici. Sebbene non sia l'unico obiettivo dei criminali informatici, l'app Zoom è stata oggetto di alcuni degli incidenti più importanti finora quest'anno.

"Ci sono diversi rischi di cui essere consapevoli. Il primo è quello di diverse nuove vulnerabilità scoperte in questa piattaforma: una di esse potrebbe consentire agli hacker di rubare le password di Windows e altre due potrebbero consentire agli aggressori di installare da remoto malware sui Mac interessati e spiare le riunioni ", avverte José Battat, direttore generale di Trend Micro Iberia.

I criminali informatici sanno che gli utenti sono alla ricerca in massa di modi per comunicare durante i blocchi dettati dal governo. Creando link e siti Web dall'aspetto legittimo da Zoom, che è una delle app più utilizzate, potrebbero rubare dettagli finanziari, diffondere malware o raccogliere numeri ID di app, consentendo loro di infiltrarsi nelle riunioni virtuali. Un provider ha scoperto che 2.000 nuovi domini erano stati registrati nel solo mese di marzo, più di due terzi del totale dell'anno finora.

Con il solo accesso a una riunione, gli hacker potrebbero raccogliere informazioni aziendali altamente sensibili o critiche per il mercato e persino diffondere malware attraverso una funzione di trasferimento file. Questi problemi a livello aziendale possono anche interessare singoli utenti, rubando dati personali o accedendo a riunioni (a volte tra minori) per pubblicare commenti offensivi o trasmettere contenuti inappropriati, ad esempio.

Consulenza
Da Trend Micro offrono una serie di raccomandazioni di sicurezza, che partono da semplici problemi, come avere applicazioni sempre aggiornate all'ultima versione o "assicurarsi che tutti i telelavoratori -nel caso delle aziende- abbiano un programma 'antimalware', incluso il rilevamento di 'phishing' installato da un provider di fiducia. "

Successivamente, è importante rivedere le impostazioni di amministrazione delle applicazioni, per ridurre le opportunità per i criminali informatici. A questo punto, potrebbe essere interessante impostare una password per la riunione e scegliere che solo gli utenti che sono stati precedentemente registrati possano partecipare. Quei collegamenti che vengono creati per l'incontro, insieme all'identificazione degli utenti, sono la porta d'accesso degli "hacker".

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