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Pubblicato il 11/05/2020
Gli uffici si sono trasferiti nelle case e molte aziende si sono rese conto di non essere preparate per il telelavoro. La pandemia di coronavirus ha costretto questa situazione senza precedenti e molti lavoratori devono svolgere le loro attività quotidiane da casa, con i rischi che ciò comporta a livello di sicurezza informatica.
I criminali non approfittano di questa situazione e aziende come Trend Micro hanno avvertito di un "aumento significativo" dei tentativi di attacco e delle routine dannose che prendono di mira sistemi remoti e dispositivi connessi nel primo trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
I criminali informatici hanno impiegato tecniche e attacchi noti ai punti di ingresso comuni per accedere alle reti e ai dispositivi domestici degli utenti. Dall'esaurimento delle password predefinite e delle patch per le vulnerabilità senza patch, alla ricerca di porte e servizi aperti e all'installazione di backdoor, questi attori malintenzionati hanno aumentato drasticamente le loro implementazioni negli ultimi quattro mesi.
Gli esperti avvertono che l'uso di reti e dispositivi domestici per il telelavoro rende le aziende più vulnerabili agli attacchi e, per invertire questa situazione, spiegano che ci sono sintomi rivelatori che i dipendenti non tecnici possono controllare per determinare se i loro dispositivi sono stati violati o infettati da malware.
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