
Pubblicato il 18/02/2025
Un team dell'Istituto Universitario Valenciano di Ricerca in Intelligenza Artificiale (VRAIN) dell'Universitat Politècnica de València (UPV) utilizzerà tecniche di intelligenza artificiale per la ricostruzione delle 80.000 foto più danneggiate dalla DANA, il cui deterioramento non compromette elementi centrali come volti, parti del corpo o dettagli essenziali delle immagini.
In particolare, gli specialisti utilizzeranno due server per automatizzare e restaurare, tramite intelligenza artificiale, circa 200-300 foto al giorno. Si tratta di immagini che non hanno potuto essere digitalizzate né restaurate nell’ambito del progetto della Facoltà di Belle Arti Recuperare le Memorie, poiché i loro bordi e cornici sono danneggiati, ma senza compromissione dei volti.
Si stima che, delle 250.000 foto inviate dalle famiglie per questo progetto, circa 80.000 si trovino in questa situazione. Nel frattempo, circa 35.000 immagini sono già state restaurate manualmente, digitalizzate e restituite alle famiglie.
Il team VRAIN dell’UPV, che realizzerà la ricostruzione tramite tecniche di intelligenza artificiale, è composto dai ricercatori Carlos Montserrat e César Ferri e dai tre studenti del Master in Intelligenza Artificiale, Riconoscimento di Forme e Immagine Digitale (Miarfid): Nikita Averitchev, José Daniel Galván e Hugo Albert, che collaborano volontariamente al recupero di questa preziosa testimonianza storica. Hanno inoltre cercato finanziamenti attraverso diverse entità private e pubbliche per ottenere risorse e poter realizzare questo progetto.
"Il grande volume di foto con cui stiamo lavorando richiede un’automazione significativa per effettuare questo restauro fotografico, che solo l’intelligenza artificiale può rendere possibile a causa della grande quantità di dati da elaborare. È una sfida complessa perché non tutte le foto hanno lo stesso schema di danni, e ciascuna presenta elementi diversi da ricostruire. Ma l’importante è che le famiglie abbiano foto pulite, come erano prima della DANA, e in cui possano riconoscersi", spiega Carlos Montserrat, ricercatore del VRAIN dell’UPV.
E aggiunge: "Questo è il motivo che ci ha spinti a dedicare ore a questo progetto e a cercare finanziamenti per realizzarlo."
UN PROGETTO "PIÙ VELOCE ED EFFICIENTE" GRAZIE ALL'IA
Il progetto Recuperare le Memorie è coordinato dalla Facoltà di Belle Arti dell’UPV per il restauro delle fotografie e degli album danneggiati dalla DANA del 29 ottobre.
Dopo mesi di attività, oltre 46 studenti della Facoltà di Belle Arti dell’UPV, supervisionati dai professori Pedro Vicente, Pilar Soriano ed Esther Nebot, hanno compiuto un passo avanti per "accelerare il recupero delle fotografie e salvaguardare la memoria attraverso la tecnologia e l’IA, perché la differenza tra restituire alle famiglie una foto completamente restaurata o una danneggiata è enorme", spiegano i coordinatori.
Finora sono state restaurate manualmente 35.000 immagini, ma "è necessario intervenire digitalmente e con l’intelligenza artificiale per rendere il progetto più veloce ed efficace, consentendo alle persone colpite di recuperare i propri ricordi il prima possibile. Identificare le aree di miglioramento, ottimizzare i processi e trovare la soluzione migliore che l’IA può offrire, sempre assicurandosi di non modificare volti o parti riconoscibili del corpo", conclude Pedro Vicente.
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