
Pubblicato il 01/04/2025
Il 54,9% dei minori con problemi legati all’uso inappropriato della tecnologia non riceve alcun tipo di supporto psicologico, una percentuale che sale al 60,1% nei casi in cui il problema riguarda le TRIC (Tecnologie della Relazione, dell’Informazione e della Comunicazione).
Lo rivela lo studio "Tecnologia. Impatto sull'infanzia e l'adolescenza in Spagna, secondo la loro testimonianza", realizzato dal Centro Studi e Ricerca della Fondazione ANAR. I risultati sono stati presentati martedì nella sede dell’organizzazione a Madrid, durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il direttore tecnico Benjamín Ballesteros, la direttrice delle Linee di Aiuto Diana Díaz e la direttrice legale Sonsoles Bartolomé.
Il rapporto ha analizzato 11.164 casi gestiti tramite le Linee ANAR tra giugno 2023 e giugno 2024, con l’obiettivo, secondo Ballesteros, di "analizzare l’impatto dell’uso improprio della tecnologia e comprendere in modo empirico queste problematiche per creare ambienti protettivi adeguati".
Ballesteros ha affermato che "la tecnologia è utile e necessaria; ma un uso scorretto può influenzare gravemente i problemi che colpiscono i minori", come dimostra il fatto che nel 56,4% dei casi segnalati l’uso inappropriato delle TRIC è coinvolto nell’origine o nel peggioramento del problema.
Diana Díaz ha spiegato che il 38% dei casi è legato a problematiche nuove come il cyberbullismo, la dipendenza tecnologica, il grooming (adulti che si spacciano per adolescenti online) e il sexting non consensuale (condivisione di contenuti sessuali senza consenso).
PROFILO DEL MINORE
Il profilo più frequente è quello di ragazze adolescenti (63,8%), tranne nei casi di dipendenza tecnologica, dove i maschi sono più colpiti (54,6%). L’età media è di 12,5 anni, con un range da 9 a 16.
I problemi sono più frequenti in famiglie monoparentali (58,3%) o con affidamento condiviso (60,1%) rispetto alle famiglie con entrambi i genitori.
Il 62,5% dei minori ha un rendimento scolastico basso e il 56,4% esprime insoddisfazione verso la propria vita scolastica.
PROBLEMI RISCONTRATI
I problemi si dividono in tre aree: violenza (pornografia/prostituzione 87,5%, violenza di genere 76,7%, espulsione da casa 64,1%, maltrattamenti psicologici 60,8%), salute mentale (disturbi comportamentali 64,2%, ideazione o tentativi di suicidio 61,7%, autolesionismo 54,5%), e altri problemi come la scomparsa di minori con implicazione delle TRIC (75,4%) e problemi legali (52%) legati ad AI, minacce o coercizioni tra genitori.
Nonostante ciò, Díaz ha denunciato che oltre metà dei minori non riceve alcun supporto psicologico, salendo al 60,1% se il problema riguarda le TRIC. “Si sentono molto soli”, ha detto.
Il 79,7% dei casi è considerato grave, il 71,8% urgente, il 65,4% dura da oltre un anno e nel 70,7% dei casi gli episodi si ripetono ogni giorno.
Il 73,5% necessita di un intervento congiunto psicologico, giuridico e sociale.
LEGISLAZIONE E RACCOMANDAZIONI
La direttrice legale Bartolomé ha evidenziato che “la tecnologia offre molte opportunità ma anche rischi”, invitando a nuove leggi di protezione e all'applicazione delle normative esistenti come il Regolamento UE sui Servizi Digitali e la legge spagnola Lopivi.
Lo studio include oltre 100 raccomandazioni: fissare regole familiari sull’uso della tecnologia, migliorare la comunicazione e accompagnare i figli nel mondo digitale.
A livello educativo, suggerisce l’educazione digitale e affettivo-sessuale fin da piccoli, formazione digitale degli insegnanti e la presenza del telefono e chat ANAR in tutte le scuole.
Alle aziende tecnologiche si chiede responsabilità etica, sistemi di aiuto efficaci e la priorità all’interesse superiore del minore.
Infine, si chiede di approvare e applicare la nuova legge organica per proteggere i minori online, approvata dal Consiglio dei Ministri, con un approccio centrato sui diritti e la partecipazione dei bambini.
Interrogato sul caso di un ragazzo disabile aggredito a Santander, Ballesteros ha concluso: “Non è un caso isolato”. ANAR preparerà uno studio dedicato ai minori con disabilità.
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