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L'AEPD e gli psicologi si uniscono per proteggere i minori dai rischi online

Pubblicato il 19/11/2024

L'Agenzia Spagnola per la Protezione dei Dati (AEPD) e il Consiglio Generale di Psicologia della Spagna (COP) hanno lanciato lunedì la campagna «Ci sono più rischi su Internet che nella vita reale», un'iniziativa che mira a far riflettere le famiglie sulle conseguenze di fornire ai propri figli un dispositivo con accesso a ogni tipo di servizio online.

Secondo quanto riferito dall'AEPD, la campagna è supportata da Atresmedia, Mediaset España e RTVE, che la diffonderanno attraverso i rispettivi canali.

«Ci sono più rischi su Internet che nella vita reale» invita le famiglie a riflettere sui rischi connessi alla consegna di uno smartphone ai propri figli, equiparando gli effetti di determinati servizi Internet alla dipendenza e all'addiction generate da alcune sostanze.

L'Agenzia Spagnola per la Protezione dei Dati ha sottolineato che «l'uso precoce e intensivo dei media digitali ha un impatto sulla salute a livello fisico, psicologico e sociale nel caso di bambini e adolescenti, e la consegna di tali dispositivi implica l'apertura della porta a una serie di situazioni che danneggiano gravemente sia la loro privacy che, in casi estremi, la loro salute mentale».

Dopo aver esposto che i minori sono in pieno sviluppo della loro personalità, ha affermato che «un uso intensivo» di questi dispositivi «potrebbe comportare conseguenze sul loro neurosviluppo».

In questo senso, ha sottolineato che normalmente «le famiglie non hanno ricevuto informazioni e non sono consapevoli in tutta la loro dimensione degli effetti che l'uso inadeguato, problematico e compulsivo di certi servizi Internet produce su bambini e adolescenti, influenzando gravemente il loro sviluppo personale e, in particolare, la loro salute, il loro neurosviluppo, l'apprendimento, le relazioni familiari e sociali, le abitudini di consumo o la monetizzazione dei loro dati».

Allo stesso modo, ha osservato che la sovraesposizione delle informazioni personali li «rende più inclini a situazioni di rischio come il cyberbullismo, lo sexting, il grooming, con conseguenze difficili da riparare in alcuni casi».

Inoltre, la sovraesposizione delle informazioni personali li rende più inclini a situazioni di rischio come il cyberbullismo, lo sexting o il grooming, con conseguenze difficili da riparare in alcuni casi.

Per tutti questi motivi, l'alleanza tra l'AEPD e il Consiglio Generale di Psicologia della Spagna, manifestata attraverso questa campagna, approfondisce la strategia della prima riguardo ai minori, alla salute digitale e alla privacy, che «riunisce le linee di azione prioritarie» di questo organismo con l'obiettivo di «promuovere la protezione dell'infanzia e dell'adolescenza nell'uso che fanno di Internet e dei suoi servizi».

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