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Il 69% degli utenti trova "inquietante" ricevere annunci di assistente vocale da conversazioni non richieste

Pubblicato il 25/09/2019

Selligent Marketing Cloud ha condotto un'indagine globale su 5.000 consumatori per scoprire cosa pensano di come i brand comunicano con loro. La personalizzazione nelle strategie di marketing è diventata una questione fondamentale per i professionisti del marketing.

Per realizzare una comunicazione così precisa, i brand devono conoscere a fondo il consumatore e per farlo hanno bisogno di strumenti che consentano loro di raccogliere e gestire i dati ricevuti per convertirli in informazioni utili. I consumatori sono sempre più diffidenti nei confronti dell'utilizzo dei loro dati in modi che non approvano e una delle principali conclusioni dello studio sottolinea l'importanza della privacy per i consumatori online. Se l'80,8% degli intervistati spagnoli apprezza un'esperienza di acquisto personalizzata, il 76% ritiene che il rispetto della privacy sia ancora più importante.

Trovare il giusto equilibrio tra personalizzazione e rispetto della privacy è una delle chiavi per rendere le aziende credibili agli occhi degli utenti: "Costruire la fiducia e la fedeltà a lungo termine dei consumatori è il sacro graal per qualsiasi marketer", spiega Niki Hall, CMO di Selligent. I consumatori di oggi sono più connessi che mai e chiedono personalizzazione e immediatezza nelle loro interazioni con i marchi. integral Ma poiché sono diffidenti nei confronti dell'utilizzo dei loro dati in modi che non condividono, le aziende hanno bisogno di una piattaforma intelligente che fornisca informazioni sul cliente.

Sebbene le preoccupazioni per la privacy siano in aumento, lo studio mostra anche che i consumatori stanno agendo. Per quanto riguarda i social media, il 34,4% degli intervistati dichiara di averne ridotto l'uso a causa delle preoccupazioni sulla privacy. Inoltre, è degno di nota il fatto che sono le generazioni più giovani ad essere più preoccupate per l'utilizzo dei loro dati, come dimostra il fatto che la metà degli intervistati di età compresa tra i 18 e i 24 anni e il 37,7% ha smesso di utilizzare almeno un social network per questo motivo.

Anche la privacy è una preoccupazione per gli utenti degli assistenti vocali, come Siri o Alexa, ed è il principale ostacolo alla loro adozione. Quest'anno le ricerche vocali sono aumentate vertiginosamente e si prevede che entro la fine del prossimo anno rappresenteranno la metà di tutte le ricerche, con i Millennials e la Generazione Z come maggiori utilizzatori. Questi sistemi registrano le conversazioni con gli utenti per ricordare le loro preferenze e fornire risposte su misura per ciò che l'utente chiede. Se è vero che il 60% trova utile che gli vengano mostrati annunci pubblicitari su cose che ha cercato con l'assistente vocale, il 63% degli utenti spagnoli teme di essere ascoltato senza il proprio consenso.

Lo studio mostra anche che più l'utente è giovane, più è probabile che creda di essere ascoltato: il 60% della Generazione Z (18-24 anni), il 64,7% della Generazione Y (25-35 anni) e solo il 42,9% dei Baby Boomers (55-75 anni). D'altra parte, lo studio rivela anche che il 59% degli utenti è disposto a fornire dati personali se questo garantisce loro un'esperienza più personalizzata. Per i brand, ciò significa che devono concentrarsi sull'offerta di esperienze veramente rilevanti che forniscano valore ai consumatori al momento giusto.

Il 68,8% degli intervistati apprezza il fatto che i brand forniscano raccomandazioni basate sugli acquisti effettuati in passato. Concentrarsi sulla fornitura di una buona esperienza omnicanale rimane fondamentale, poiché la maggior parte dei consumatori spagnoli (62%) effettua ricerche online prima di recarsi in un negozio fisico, soprattutto quando deve spendere una somma maggiore.

Infine, un altro dato rilevante emerso dallo studio è che il 68,8% degli intervistati in Spagna sa che la propria attività online viene registrata dai marchi, ma accoglie con favore le raccomandazioni proattive basate sugli acquisti precedenti.

Inoltre, il 74,5% ritiene utile che i marchi inviino loro informazioni su prodotti/servizi che hanno cercato ma non acquistato. Oggi più che mai, i marchi devono ascoltare i consumatori e fornire loro informazioni veramente utili e preziose che non siano percepite come intrusive. Capire quali sono i canali migliori per quale pubblico e rispettare le preferenze e la privacy dei consumatori connessi è fondamentale per offrire un'esperienza completa.

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